Una “scimmia” assai curiosa, ha creduto far gran cosa
incollando un po’ di cocci. Ha creato dei fantocci:
Pulcinelle, Colombine, marionette e mascherine.
E poi tanti burattini: Balanzoni ed Arlecchini.
Non aveva grandi cose, ma con estro li compose.
Quel che avea diede ai bambini: bucce, bacche e anche lupini.
E per colmo o per diletto ecco apparve un organetto.
Quella musica “retrò” l’ha trovata in un bistrò:
Tanghi lenti, suoni strani, un po’ dolci, un po’ zigani.
Poi, pensando ai suoi bambini, prese corde grosse e fini.
Cominciò lì a strimpellare e ... iniziarono a suonare
per incanto corde e fili. Né Behethoven né Vassili,
ma, vibrando, lì per lì: Do Re Mi Fa Sol La Si.
Una strana tiritera che fe’ magica la sera.
Scrisse allora una poesia e fu subito MAGIA ...
Ogni nota si sciolse dalla sua prigionia ... e diventò:
Do-vunque tu andrai
Re-sterai sempre nel
Mi-o più profondo.
Fa-mmi un sorriso solo per dirmi “ ti voglio bene”.
Ne abbiamo bisogno.
Sol-o noi con l’amicizia e l’affetto potremo conservare
tutti i nostri ieri, oggi e domani
La-sciamo dolori e rimpianti fuori dal nostro quotidiano.
Si-amo ancora forti. In grado di accucciarci e restare
estasiati di fronte al sole che nasce.
La vita muore solo se siamo noi che lo decidiamo
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